mercoledì 26 novembre 2014

Lettera in carcere dal mio Amico Franco.

Sono le 3:15 del 27 Novembre 2014, da domenica scorsa sono con la febbre pare finalmente se ne stia andando,forse si è innamorata di me, ho appena sfebbrato tramite tachipirina e non ho sonno causa sbalzi di orario dovuti alla febbre.
E stanotte voglio rendere omaggio ad un mio carissimo Amico con la A maiuscola e voglio rendere partecipi tutti coloro mi seguono di tale emozione,trascrivo sul mio blog senza modificare una sillaba una lettera che porterò sino all'eternità che ho ricevuto il 23 luglio 2013 nel carcere della Dozza di Bologna.
Non perdo tempo e trascrivo un messaggio che non ha prezzo.
"Ciao Andrea,
spero questa lettera ti arrivi e che potrà, per quanto è possibile, consolarti e sostenerti moralmente.
Vorrei che possa giungerti tutta la mia totale ed incondizionata solidarietà e vicinanza, sono profondamente costernato per tutto quello che stai subendo ingiustamente!!!
Se è lecito sbagliare assolvendo un colpevole, non è assolutamente lecito sbattere in galera un Uomo ingiustamente. Un innocente in galera è una offesa alle norme della civile convivenza. Il provvedimento adottato nei tuoi confronti è assolutamente abnorme e sproporzionato.
Sono passati diversi, troppi giorni e la tua assenza risulta sempre più insopportabile per me e per tutti coloro che ti vogliono sinceramente un mondo di bene.
La tua pesantissima assenza non si può spiegare ti trafigge il cuore ogni giorno che passa.
Quando dentro ad un Uomo si chiudono le sbarre del carcere, quando quel maledetto portone si chiude rumorosamente alle proprie spalle, da quel momento, tutti i ritmi e le abitudini quotidiane, tutti i confini esistenziali risultano alterati.
La detenzione modifica il tuo modo di sorridere, modifica i tuoi pensieri, modifica il tuo modo di sognare, di sperare, di credere, forse anche di amare.
La detenzione si abbatte come un ciclone su di te che sei ancora ingiustamente li dentro, ma anche su tutti coloro che ti vogliono sinceramente e realmente bene, su tutti coloro che sono legati affettivamente a te.
Vorrei che tu sapessi una cosa importante:tutti ti vogliamo bene e non vediamo l'ora finisca questa agonia al più presto.
Io, mio caro e stimato Andrea, che stai vivendo sulla tua pelle la privazione della Libertà ingiustamente, tu che ti ritrovi in un luogo dove la dignità dell'individuo è sistematicamente repressa, tu che di fronte al l'ipocrisia imperante dei soliti bigotti, perbenisti e moralisti di professione hai sempre anteposto l' ESSERE Uomo...so per certo che lotterai con tutte le tue forze e non lascerai che questa ingiusta detenzione possa distruggerti interiormente.
Perché possono aver imprigionato il tuo corpo ma non la tua mente.La tua anima nessuno potrà mai rinchiuderla.
Dalla sofferenza sono emersi sempre gli spiriti più forti. Le personalità più tenaci sono solcate da profonde cicatrici e chi se ne sta beatamente spoltronato ed ama fare il Giudice tra i Giudici, insomma tutta quella marmaglia dei soliti perbenisti, bigotti e moralisti col dito sempre puntato e che godono delle disavventure altrui, sono solo ed unicamente dei vili.Nessuno può giudicarti, molti dovrebbero vivere il tuo vissuto, le tue pene, vivere il perché di certe scelte come quella di amare la propria terra e difenderla con grande amore e dignità!!!
Ho tanta rabbia mio caro e stimato Andrea, perché sei ancora recluso li dentro, ma ben presto ne uscirai finalmente fuori...
Mentre guardo dalla finestra una realtà che non stai vivendo, che ti è stata ingiustamente negata, una realtà che spero presto ritornerai a rivivere...nonostante ci sia un muro e delle sbarre che ci dividono, che ci separano...IO NON TI DIMENTICO E TI PENSO SEMPRE!
Non ti ho mai dimenticato Andrea mio, ed insieme a me non ti hanno dimenticato e ti sono sempre vicini con la mente e con il cuore tutti coloro che ti vogliono un bene pazzo!
Caro Andrea, in quelle quattro mura hai tutta la mia vicinanza e solidarietà, il mio cuore e la mia mente sono li vicino a te!
Con la speranza che queste poche righe possono darti un ulteriore stimolo al naturale istinto di sopravvivenza che permette, specialmente a chi è ingiustamente detenuto, di reagire alla privazione della propria Libertà personale, concludo questa mia lettera con un pensiero, con una testimonianza di vita dedicata a te:
Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine di un grande gabbiano, un'infinita idea di Libertà, senza limiti.
P.S. cerca di pensare solo alle cose belle.Non abbatterti , non demordere, non arrenderti, non mollare mai, anche se è molto dura ed insopportabile tutto ciò che stai vivendo trova sempre il momento per sorridere, di sognare.Non lasciare che la rabbia per questa ingiusta pena possa divorarti...pensa che presto sarai libero...pensa a tutte le belle donne che rivedrai!
L'Uomo è nato libero ma dovunque è in catene
Ti abbraccio con tutto il mio affetto!!!
Franco."
Mi rileggevo sempre la lettera di Franco anche quando sono uscito,Franco non si sbagliava su nulla sapeva non avrebbero mai arrestato il mio Pensiero e Spirito, io per Franco mi butterei nel fuoco perché questi sono i veri Amici con la A maiuscola e no chi ti porta al ristorante per farsi i Selfie e corbellerie varie.
Il primo a scrivermi fu un altro caro amico Giacomo, poi Ilario, Cristian e...........................Federica.
Ricevere lettere del genere in carcere non esiste un prezzo no, non esiste.
Ho voluto rendere omaggio ad un Uomo un Amico come Franco perché lo sentivo col cuore e se lo meritava ed è grazie a lui se non ho mollato e mantenuto la calma ed ho resistito dentro quell'Inferno dove addirittura mi è stato negato il Diritto di chiamare e comunicare con il mio Avvocato, ma ho voluto rendere pubblica tale lettera soprattutto per un motivo, chi ha letto questa lettera
"Tenetevi sempre stretti Amici come Franco."
Qui ci sta tutto il famoso
"Chi trova un amico trova un tesoro"
Grazie Franco ti voglio bene.

mercoledì 19 novembre 2014

Cosa vuoi fare da grande?

Lo scorso anno quando ero sottoposto al regime degli arresti domiciliari, mi arrivò una lettera di un mio caro amico che si trova attualmente detenuto, un amico molto più grande di me, il quale nella vita mi ha sempre dato consigli giusti solo io ho fatto sempre l'opposto.
Mi colpì molto una sua frase nella sua lettera di quel giorno
"Ho saputo ti hanno arrestato per il pallone, ma proprio così coglione sei?"
E già, come dargli torto, ancora ricordo durante gli anni di detenzione sia a Borgo San Nicola che poi tramite lettere tutti i buoni consigli che mi dava
"Mo che esci vai a lavorare, fai qualcosa questo posto non è per te, vattene al Nord Italia o all'estero se qui hai difficoltà, il mio è un consiglio di amico visto sono più grande di te"
Io presi alla lettera ciò che mi disse e quando uscì dal carcere e poi scontai i domiciliari feci così e me ne andai al Nord Italia a Rimini, ma non era più come una volta Rimini, prima si trovava sempre lavoro mentre quando arrivai io era diventata una città depressa vittima ed attanagliata dalla crisi Rimini.
Durante quegli anni non risolsi nulla se no che feci tre film hard carriera subito stroncata causa un ischemia al cuore, ma non era quello che volevo fare infatti feci quei film per bisogno, poi successe quello che successe allo stadio in quel di Lecce - Carpi e mi arrestarono e quindi mi scrisse il mio amico giustamente chiamandomi coglione, ma soprattutto concluse la lettera con questa frase
"Vedi che hai 36 anni ed è ora che ragioni con il cervello e no con l'uccello,soprattutto cerca di capire cosa vuoi fare da grande?"
Effettivamente aveva ragione non avevo più 20 anni quindi dovevo vedere cosa fare da grande, ho lavorato anche onestamente io, e da chi ho lavorato nessuno si è mai lamentato tutti lavori diversi quindi nemmeno io sapevo cosa volevo fare da grande, poi giorno per giorno mi accorgevo in me qualcosa di innato nello scrivere, vedevo che provavo amore nello scrivere, ad esternare i miei sentimenti, le mie emozioni, la mia rabbia, la mia gioia, facendo un paragone tipo quando mi drogavo,quando avevo l'adrenalina per una rapina, quando facevo sesso, quando esultavo per un gol, quando ero arrabbiato perché detenuto, insomma di tutti questi stati d'animo e sentimenti io ho capito di unirli tutti insieme e trovarli tutti nello scrivere.
Così ho capito che da grande io amo scrivere, così senza inibizioni e di getto senza programmare nulla,e in tutto ciò io ho trovato la mia vera felicità e Libertà dove nessuno può proibirmi di fare ciò che amo, ed è proprio per questo che ho scoperto cosa amo veramente fare.
Scrivere.

martedì 18 novembre 2014

C'è sempre una nuova vita ad aspettarci.

Sin da piccolo ho sempre amato trasgredire infrangere le regole, fa parte del DNA, sarebbe una mancanza di rispetto dichiarare il falso verso chi mi segue.
Poi arrivi ad un certo punto della vita che ti senti appagato di tutto, ti senti appagato pure di infrangere le regole, io in questo Paese ho infranto molte volte le regole ma a volte lo fatto per rabbia per ingiustizia, io sono contro ogni tipo di abuso o favoritismo per non parlare delle raccomandazioni il clou il fior fiore di questo Paese dove la parola meritocrazia è pura utopia.
Per farvi capire il mio spirito contro le ingiustizie mi viene in mente un aneddoto di quando andavo al liceo, a Martano (le), tuttora i miei compagni di classe narrano di quel Sabato.
Un professore a me mise il rapporto disciplinare perché stavo ingoiando un aulin a pastiglia, nemmeno lo contestai, anzi mi fece un favore aumentava nella mia follia la mia leadership di infrangere le regole, ma quel giorno davvero avevo preso un aulin, detto ciò il buon professore quel giorno voleva fare lo sceriffo e andò a mettere un rapporto ad un nipote del vicepreside della scuola...
La bidella la vidi con i miei occhi gli disse che era nipote del suo collega, rapporto cancellato.
Non gli dissi nulla andai a sedermi, nel frattempo lo sceriffo mi faceva stare in un angolino, dopo quella porcata andai a sedermi senza chiedere ne scusa ne permesso
"Se non ritorni all'angolino ti prendo a schiaffi"
Furono le ultime parole gli ho permesso di pronunciare, scavalcai i tavoli gli puntai un coltello butterfly 24 dita...si chiuse in bagno.
Gli dissi solo una cosa
"Perché il rapporto a me si a lui no? Che sono io figlio di puttana?"
Non rispondeva mi diedero tutti ragione arrivarono i carabinieri fine della storia.
Coltello buttato dalla finestra ovviamente.
Dopo avervi raccontato questo piccolo aneddoto della mia movimentata vita uno giustamente può dire
"E quindi?"
E niente, e quindi se dalle piccole cose si vedono le grandi cose figuriamoci come funziona questo Paese corrotto e fatto di raccomandazioni, spintarelle,e tutta la feccia ci aggira intorno a questo Paese, io lo avevo intuito già a 15 anni quanto fosse marcio e corrotto questo Paese, dove avanzano a grandi falcate lecchini e lucubri figure in giacca e cravatta.
Vi racconto un altro ed ultimo recente aneddoto della mia movimentata vita,questo è top, facevo volontariato al verde pubblico informarono inviando l'articolo un noto giornale locale leccese il quale si rifiutò di pubblicare tale articolo, ormai conosco talmente bene questo sistema che ci ho fatto l'abitudine.
In genere quando uno lascia la propria Terra è dispiaciuto io invece no, oggi 17 Novembre 2014 dopo 13 anni posso di nuovo espatriare, e sono felice e non vedo l'ora che me ne vado, c'è un altra vita, c'è un altro mondo che mi aspetta, andrò in un Paese dove regnera l'onestà ed il rispetto per tutte le classi sociali, no come qui che la gente cammina coi paraocchi.
Quello che è successo a me è qualcosa di vergognoso ed incivile e nessuna Istituzione e nessuna carica politica ha espresso una parola di solidarietà, l'unico mi ha ascoltato ed espresso solidarietà è stato Beppe Grillo quando lo intervistai al convegno No Tap a San Foca (Le), il resto silenzio tombale complimenti.
Ma prima di andarmene pubblicherò la mia autobiografia, il mio libro, di tante Verità.
Per il resto il Paradiso può attendere adesso posso iniziare a programmare il mio futuro.

lunedì 10 novembre 2014

Gabriele Sandri vivi con noi!!!

Ciao Gabriele,
io sono Andrea ho 37 anni sono di Martano della provincia di Lecce,figurati nemmeno ci siamo mai conosciuti, mi sarebbe piaciuto conoscerti,sia perché buttavi musica a palla come piace a me e sia perché a pelle si vede, eri anzi sei di compagnia, niente Gabriele volevo dirti che noi Salentini noi qui a Lecce e provincia oggi 11 Novembre è la nostra festa, la festa del Salento, si Gabriele devi sapere che San Martino è la nostra festa.
Volevo solo dirti caro Gabriele che noi ogni anno quando brindiamo l'undici Novembre, devi sapere il primo brindisi, il primo Cin Cin è per te Gabbo, te posso chiama' Gabbo no??
Gabbo te sei con noi per sempre te vivrai sempre nei nostri cuori, qua i morti sono altri, ah Gabbo giustamente devo specificare per "Noi" io intendo noi gente comune figli del popolo e della strada,borghesi e altolocati no, non rimanerci male Gabbo ma quelli fingono che se ne fregano loro di un Gabriele Sandri o uno Stefano Cucchi loro lacrime di coccodrillo versano le nostre Gabbo fidate so lacrime de core e de rabbia!!!!!
Beh caro Gabbo se mai ce ne fosse bisogno noi brindiamo sempre alla tua eterna giovinezza, Gabbo ricordate sempre di quel "Noi".
Noi ti vogliamo bene Gabriele e mi raccomando insieme a Stefano, Federico, Giuseppe non ammazzatevi de botte la sopra divertitevi alla faccia di chi vi ha voluto male, perché chi vi ha voluto male sta soffrendo qui, per questo il Signore li fa vivere che devono vivere coi rimorsi.
Gabbo goditi il tuo giorno.
Sei sempre con noi.

sabato 8 novembre 2014

Avv. Milli:il coraggio di parlare

L'avvocato Milli e l’incredibile storia di Andrea…: http://youtu.be/x-1tcf-eVRA
Ebbene si, oggi sul mio blog dedicherò il mio Libero Pensiero al mio Avvocato di Fiducia Giuseppe Milli,semplicemente perché Pinuccio, così si fa chiamare e lo conoscono tutti, ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità da Uomo e raccontare una Scomoda Verità.
Io ne ho fatti di processi nella vita ma non ho mai conosciuto un Avvocato a difendere così a spada tratta un suo assistito, un suo cliente, io lo conosco un po' Pinuccio, e da quello che lo conosco posso affermare Pinuccio è contro le ingiustizie e gli abusi, lo capì dopo che vidi la sua faccia schifata dopo aver visionato il video che mi scagionava, fu di poche parole
"Qua ora deve venire fuori la Verità! !!"
Era febbraio quando me lo disse dopo che io mi ero fatto già oltre sei mesi di ingiusto carcere, ma poco mi importava, a me interessava far venire fuori questa orrenda Verità.
Pinuccio l'altra sera in una trasmissione televisiva "dodicesimo in campo" trasmissione Bresciana che si occupa di casi di malagiustizia, Pinuccio ha avuto il coraggio dicendolo apertamente " mi prendo tutte le responsabilita' di quello che sto per dire".
È stato di parola, si è assunto le responsabilità ed ha squarciato un muro di omertà che nessuno ed in pochi hanno il coraggio di squarciare, ha detto in ogni minimo dettaglio ciò che mi è successo anzi ciò che mi è stato perpetrato sulla mia mia persona, ha detto mi sono costituito vero, ha detto per 35 giorni non mi è stato concesso di chiamare l'Avvocato vero, ha detto quello ho subito in carcere a Bologna vero, soprattutto ha detto che la Polizia Giudiziaria era in possesso del mio video mi scagionava dal 17 giugno ma chiuso in un cassetto per nove mesi, soprattutto Pinuccio ha detto che quello è successo a me può succedere a chiunque, io mi ritengo fortunato che ho trovato questo Grande ed Onesto Avvocato che facendo il suo lavoro ha trovato il video altrimenti io sarei stato condannato a 4 anni e 2 mesi senza aver commesso il fatto, ma per cattiveria gratuita.
Tutti in questo periodo parlano di Giustizia e abusi e torti ebbene e mi ci includo forse bisognerebbe iniziare a prendere esempio da persone come Pinuccio Milli che ha avuto il coraggio di denunciare tutto ciò, soprattutto questo Avvocato che sia di esempio per i giovani Avvocati per cercare di cambiare o per lo meno di lottare contro il sistema in maniera civile seguendo l'iter legislativo.
Come ha concluso nell'intervento ora ricorreremo in tutte le sedi competenti fino ad arrivare a Strasburgo, perché è inamissibile nel 2014 rovinare così la vita ad un essere umano al di là o no se sia pregiudicato o no, una volta si aveva paura a denunciare la Mafia ora vedo si ha paura di denunciare chi dovrebbe difendere il cittadino.
Io qui non parlo da ex tifoso, non parlo con rabbia, non parlo con vendetta, io qui parlo da Uomo ferito in cui mi sono stati calpestati i Diritti Umani e se dovessi tacere e non condividere ciò che ha detto Pinuccio, sarei complice.
I miei più sinceri complimenti e la mia profonda stima Avvocato Giuseppe Milli.

giovedì 6 novembre 2014

Lunga vita ai Ribelli!!!!!

Ribelle.
Questa parola "ribelle" a secondo di chi la dice ha varie interpretazioni.
La maggior parte delle persone pensa "mmh Ribelle questo meglio da evitare" e pensano subito al peggio tipo essere Ribelle significa essere uno cattivo, uno spietato, uno senza cuore.Niente di più falso credetemi essere Ribelle significa ribellarsi ad un sistema fatto di abusi, prepotenze ed ingiustizie, anche un muratore in maniera civile può ribellarsi verso il proprio datore di lavoro o altro, importante ci sia un motivo per Ribellarsi, un vero motivo.
Come anche un pregiudicato ha tutto il Diritto ed il Dovere a ribellarsi dinanzi ad una ingiustizia, ma non servono pistole non servono bombe serve solo far venire fuori la Verità e denunciare un abuso una prepotenza,ma bisogna anche dire e lo posso dire per certo che Ribelli si nasce, io quando c'è stato da subire ho subito giustamente ma quando c'è stato da ribellarsi io mi sono ribellato!!! Possono  spezzarmi fare quello che vogliono ma io non mi pieghero' mai dinanzi un abuso o una prepotenza o un'ingiustizia.....semplicemente perché io dinanzi ad ogni prepotenza mi ribellero' in maniera civile ed educata.Mi ribellero' sempre.
Chi è Ribelle come me lo sa lo sente dentro e soprattutto ora che sta leggendo il mio scritto sa quanto sono Vero, chi è Ribelle non si sta zitto e subisce, chi è Ribelle non ha paura di profanare Scomode Verità, chi è Ribelle si ribella pure per uno sconosciuto, chi è Ribelle non ha paura, chi è Ribelle è Ribelle punto semplicemente perché Ribelli si nasce.
Chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha nessun Diritto a lamentarsi.
LUNGA VITA AI RIBELLI!!!!!!!!

mercoledì 5 novembre 2014

05-11-2005 Basta!!!

Ricordo tutto come se fosse ieri di quel Sabato 5 Novembre 2005.
Ero ad un'agenzia di scommesse mi mancava a chiudere una schedina di 3.500 euro avevo over al Millwall se non erro giocava contro Ipswich Town, non mi ero giocato molto quel giorno se non ricordo male 30 euro su 6 partite, ormai i soldi li avevo finito da un bel po', erano quasi le 18 quando Dennis Wise in pieno recupero segna il gol del 2-1, sullo schermo vedevo lampeggiare Millwall Millwall, poco importava a me chi è come avesse segnato, io avevo chiuso 3.500 euro, non avevo come sempre ogni giorno ormai mangiato nulla, ero sempre fatto tra alcool e cocaina era impossibile mangiare, già una fortuna riuscire a scommettere e sopravvivere.
Quel giorno a differenza di oggi che è una giornata grigia, brutta piovosa, quel giorno c'era uno splendido sole, e quel gol di Wise non so se sia stata una fortuna o no che sia venuto.
Con quei soldi mi andai a comprare la coca ma non volevo esagerare, lo facevo per bisogno nonostante il mio setto nasale avesse subito già due operazioni ma a me poco importava, ero seguito dai carabinieri ma talmente ero schiavo nemmeno mi accorgevo, la sera si giocava un Lazio - Inter ed io mi scommessi altri soldi sullo 0-0 ma parecchi...fini 0-0!!!
In un amen mi ritrovai con tanti soldi anche se dovevo aspettare il lunedì, in un amen ritorno' in me il delirio di onnipotenza, iniziai a tirare sempre come fosse tutto normale, di colpo il citofono, nemmeno dire
"Chi è? "
Ed entrarono i carabinieri, mi presero in flagranza di reato, ero agli affidamenti addirittura, mi trovarono la cocaina.
Non potevo fare nulla stavo talmente fuori che non tentai nemmeno di buttarla nel fuoco, giustamente fui arrestato.
Arrivai in carcere e fatte le visite di prassi
"Bufano di nuovo qua stai?"
Io non rispondevo a nessuno quello è stato il momento più difficile della mia vita, ero dipendente della cocaina schiavo non vivevo, quando andai a pesarmi la bilancia segnò 52 kg!!! Tutto polvere si può dire, stavo davvero male malissimo non pensavo di perdere nuovamente la Libertà per quella cosa, soprattutto stavo perdendo la vita non era più piacere.
Pian piano mi ripresi e fui condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, col tempo da quel 5 novembre io riuscì a sconfiggere la dipendenza della cocaina da solo senza comunità e senza farmaci e senza dottori.
Parlando a come sto ora ed a distanza di nove anni ringrazio che Dennis Wise fece quel gol in pieno recupero, perché anche io in pieno recupero dissi "Adesso Basta!"

martedì 4 novembre 2014

Avanti da solo per la mia strada

Questa battaglia di Ingiustizia che ho portato avanti dal 6  Luglio 2013, mi ha logorato molto, mi ha molto provato messo davvero a dura prova.
Lottare da solo contro il sistema e i poteri forti non è facile sfiderei chiunque a farlo, ma io avevo tutto il Diritto di farlo sia per la mia persona che per tutti coloro subiscono ingiustizie,ed ho fatto tutto ciò tutto in maniera educata e civile, non mi sono mai permesso ad offendere nessuno, l'odio porta odio la violenza porta violenza, io ho chiesto ed ottenuto solo Giustizia in maniera civile, ho deciso di percorrere una strada, ho scelto la più dura è difficile da percorrere.Da solo!!!
Per me sarebbe stato più facile fare le cose che facevo, per me era e sarebbe pura normalità, ma io non la do Vinta ai poteri forti di vedermi vedere ritornare a delinquere, il 2 giugno 2007 quando a mio Padre fu colto da disgrazia Divina da un ictus io decisi fermamente di cambiare vita, di svoltare, sono passati sette anni da quel giorno c'è stato un incidente di percorso ora ritorno da dove avevo lasciato.
Per me è dura durissima trovare un lavoro ho talmente tanti articoli penali che mi è vietato pure lavorare quasi, sono costretto a lavoricchiare a nero quando capita, poi col tempo ho capito di amare a scrivere e mi sono messo a scrivere un libro.
Non ho fatto il libro per business ma per smuovere le coscenze al sistema, per sconfiggere il pregiudizio, a me dei soldi non frega nulla,ne ho avuti e speso talmente tanti che ora li disprezzo quasi, mi hanno fatto perdere il valore delle semplici cose,io faccio le cose perché credo in ciò che faccio,una persona va aiutata se si redime, e no emarginata, io nel mio libro lancero' un messaggio, un messaggio chiaro forte potente dove non passerà indifferente, se fosse così vuol dire non esiste umanità e perdono.
Quando lo Stato Italiano mi darà il permesso di espatriare io me ne andrò dall'Italia, qui non esiste nessun tipo di futuro per me, mi dispiacera' lasciare la mia Terra la mia famiglia i miei pochi amici rimasti ma io voglio ed ho Diritto a rifarmi una nuova vita, qui in Italia sono stato condannato alla morte civile nonostante ciò non mollo tengo botta, vado avanti da solo per la mia strada non chiedo aiuto a nessuno.
Io sono stato arrestato solo perché pregiudicato nel mio ultimo arresto, assurdo, le altre volte ho meritato di essere arrestato e giustamente ho pagato ora non ho fatto nulla per questo mi sono ribellato in maniera civile.
Non si tratta di vittimismo mai fatto.
Si tratta che una persona una volta ti marchiano sei condannato per tutta la vita.
Ho deciso di scrivere il libro per questo, per abbattere il muro del pregiudizio,ho messo totalmente a nudo la mia vita, non mi sono vantato di nessun gesto nella mia biografia, metto a disposizione i miei errori.
Alla fine rispetto a tante altre persone mi ritengo pure fortunato, se penso c'è gente non ha nemmeno una casa e ne un piatto da mangiare io almeno questo lo tengo,a volte mi immagino non ci fossero i miei genitori..."Sarei costretto a rubare per mangiare!!!"
Ora quando tutto sarà pronto pubblicherò il mio libro metterò a disposizione la mia vita poi spero mi sia rilasciata almeno la carta di identità per espatriare non chiedo null'altro.Chiedo solo questo.Rifarmi una vita.
Avanti a testa alta da solo per la mia strada.