martedì 18 novembre 2014

C'è sempre una nuova vita ad aspettarci.

Sin da piccolo ho sempre amato trasgredire infrangere le regole, fa parte del DNA, sarebbe una mancanza di rispetto dichiarare il falso verso chi mi segue.
Poi arrivi ad un certo punto della vita che ti senti appagato di tutto, ti senti appagato pure di infrangere le regole, io in questo Paese ho infranto molte volte le regole ma a volte lo fatto per rabbia per ingiustizia, io sono contro ogni tipo di abuso o favoritismo per non parlare delle raccomandazioni il clou il fior fiore di questo Paese dove la parola meritocrazia è pura utopia.
Per farvi capire il mio spirito contro le ingiustizie mi viene in mente un aneddoto di quando andavo al liceo, a Martano (le), tuttora i miei compagni di classe narrano di quel Sabato.
Un professore a me mise il rapporto disciplinare perché stavo ingoiando un aulin a pastiglia, nemmeno lo contestai, anzi mi fece un favore aumentava nella mia follia la mia leadership di infrangere le regole, ma quel giorno davvero avevo preso un aulin, detto ciò il buon professore quel giorno voleva fare lo sceriffo e andò a mettere un rapporto ad un nipote del vicepreside della scuola...
La bidella la vidi con i miei occhi gli disse che era nipote del suo collega, rapporto cancellato.
Non gli dissi nulla andai a sedermi, nel frattempo lo sceriffo mi faceva stare in un angolino, dopo quella porcata andai a sedermi senza chiedere ne scusa ne permesso
"Se non ritorni all'angolino ti prendo a schiaffi"
Furono le ultime parole gli ho permesso di pronunciare, scavalcai i tavoli gli puntai un coltello butterfly 24 dita...si chiuse in bagno.
Gli dissi solo una cosa
"Perché il rapporto a me si a lui no? Che sono io figlio di puttana?"
Non rispondeva mi diedero tutti ragione arrivarono i carabinieri fine della storia.
Coltello buttato dalla finestra ovviamente.
Dopo avervi raccontato questo piccolo aneddoto della mia movimentata vita uno giustamente può dire
"E quindi?"
E niente, e quindi se dalle piccole cose si vedono le grandi cose figuriamoci come funziona questo Paese corrotto e fatto di raccomandazioni, spintarelle,e tutta la feccia ci aggira intorno a questo Paese, io lo avevo intuito già a 15 anni quanto fosse marcio e corrotto questo Paese, dove avanzano a grandi falcate lecchini e lucubri figure in giacca e cravatta.
Vi racconto un altro ed ultimo recente aneddoto della mia movimentata vita,questo è top, facevo volontariato al verde pubblico informarono inviando l'articolo un noto giornale locale leccese il quale si rifiutò di pubblicare tale articolo, ormai conosco talmente bene questo sistema che ci ho fatto l'abitudine.
In genere quando uno lascia la propria Terra è dispiaciuto io invece no, oggi 17 Novembre 2014 dopo 13 anni posso di nuovo espatriare, e sono felice e non vedo l'ora che me ne vado, c'è un altra vita, c'è un altro mondo che mi aspetta, andrò in un Paese dove regnera l'onestà ed il rispetto per tutte le classi sociali, no come qui che la gente cammina coi paraocchi.
Quello che è successo a me è qualcosa di vergognoso ed incivile e nessuna Istituzione e nessuna carica politica ha espresso una parola di solidarietà, l'unico mi ha ascoltato ed espresso solidarietà è stato Beppe Grillo quando lo intervistai al convegno No Tap a San Foca (Le), il resto silenzio tombale complimenti.
Ma prima di andarmene pubblicherò la mia autobiografia, il mio libro, di tante Verità.
Per il resto il Paradiso può attendere adesso posso iniziare a programmare il mio futuro.

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