mercoledì 26 novembre 2014

Lettera in carcere dal mio Amico Franco.

Sono le 3:15 del 27 Novembre 2014, da domenica scorsa sono con la febbre pare finalmente se ne stia andando,forse si è innamorata di me, ho appena sfebbrato tramite tachipirina e non ho sonno causa sbalzi di orario dovuti alla febbre.
E stanotte voglio rendere omaggio ad un mio carissimo Amico con la A maiuscola e voglio rendere partecipi tutti coloro mi seguono di tale emozione,trascrivo sul mio blog senza modificare una sillaba una lettera che porterò sino all'eternità che ho ricevuto il 23 luglio 2013 nel carcere della Dozza di Bologna.
Non perdo tempo e trascrivo un messaggio che non ha prezzo.
"Ciao Andrea,
spero questa lettera ti arrivi e che potrà, per quanto è possibile, consolarti e sostenerti moralmente.
Vorrei che possa giungerti tutta la mia totale ed incondizionata solidarietà e vicinanza, sono profondamente costernato per tutto quello che stai subendo ingiustamente!!!
Se è lecito sbagliare assolvendo un colpevole, non è assolutamente lecito sbattere in galera un Uomo ingiustamente. Un innocente in galera è una offesa alle norme della civile convivenza. Il provvedimento adottato nei tuoi confronti è assolutamente abnorme e sproporzionato.
Sono passati diversi, troppi giorni e la tua assenza risulta sempre più insopportabile per me e per tutti coloro che ti vogliono sinceramente un mondo di bene.
La tua pesantissima assenza non si può spiegare ti trafigge il cuore ogni giorno che passa.
Quando dentro ad un Uomo si chiudono le sbarre del carcere, quando quel maledetto portone si chiude rumorosamente alle proprie spalle, da quel momento, tutti i ritmi e le abitudini quotidiane, tutti i confini esistenziali risultano alterati.
La detenzione modifica il tuo modo di sorridere, modifica i tuoi pensieri, modifica il tuo modo di sognare, di sperare, di credere, forse anche di amare.
La detenzione si abbatte come un ciclone su di te che sei ancora ingiustamente li dentro, ma anche su tutti coloro che ti vogliono sinceramente e realmente bene, su tutti coloro che sono legati affettivamente a te.
Vorrei che tu sapessi una cosa importante:tutti ti vogliamo bene e non vediamo l'ora finisca questa agonia al più presto.
Io, mio caro e stimato Andrea, che stai vivendo sulla tua pelle la privazione della Libertà ingiustamente, tu che ti ritrovi in un luogo dove la dignità dell'individuo è sistematicamente repressa, tu che di fronte al l'ipocrisia imperante dei soliti bigotti, perbenisti e moralisti di professione hai sempre anteposto l' ESSERE Uomo...so per certo che lotterai con tutte le tue forze e non lascerai che questa ingiusta detenzione possa distruggerti interiormente.
Perché possono aver imprigionato il tuo corpo ma non la tua mente.La tua anima nessuno potrà mai rinchiuderla.
Dalla sofferenza sono emersi sempre gli spiriti più forti. Le personalità più tenaci sono solcate da profonde cicatrici e chi se ne sta beatamente spoltronato ed ama fare il Giudice tra i Giudici, insomma tutta quella marmaglia dei soliti perbenisti, bigotti e moralisti col dito sempre puntato e che godono delle disavventure altrui, sono solo ed unicamente dei vili.Nessuno può giudicarti, molti dovrebbero vivere il tuo vissuto, le tue pene, vivere il perché di certe scelte come quella di amare la propria terra e difenderla con grande amore e dignità!!!
Ho tanta rabbia mio caro e stimato Andrea, perché sei ancora recluso li dentro, ma ben presto ne uscirai finalmente fuori...
Mentre guardo dalla finestra una realtà che non stai vivendo, che ti è stata ingiustamente negata, una realtà che spero presto ritornerai a rivivere...nonostante ci sia un muro e delle sbarre che ci dividono, che ci separano...IO NON TI DIMENTICO E TI PENSO SEMPRE!
Non ti ho mai dimenticato Andrea mio, ed insieme a me non ti hanno dimenticato e ti sono sempre vicini con la mente e con il cuore tutti coloro che ti vogliono un bene pazzo!
Caro Andrea, in quelle quattro mura hai tutta la mia vicinanza e solidarietà, il mio cuore e la mia mente sono li vicino a te!
Con la speranza che queste poche righe possono darti un ulteriore stimolo al naturale istinto di sopravvivenza che permette, specialmente a chi è ingiustamente detenuto, di reagire alla privazione della propria Libertà personale, concludo questa mia lettera con un pensiero, con una testimonianza di vita dedicata a te:
Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine di un grande gabbiano, un'infinita idea di Libertà, senza limiti.
P.S. cerca di pensare solo alle cose belle.Non abbatterti , non demordere, non arrenderti, non mollare mai, anche se è molto dura ed insopportabile tutto ciò che stai vivendo trova sempre il momento per sorridere, di sognare.Non lasciare che la rabbia per questa ingiusta pena possa divorarti...pensa che presto sarai libero...pensa a tutte le belle donne che rivedrai!
L'Uomo è nato libero ma dovunque è in catene
Ti abbraccio con tutto il mio affetto!!!
Franco."
Mi rileggevo sempre la lettera di Franco anche quando sono uscito,Franco non si sbagliava su nulla sapeva non avrebbero mai arrestato il mio Pensiero e Spirito, io per Franco mi butterei nel fuoco perché questi sono i veri Amici con la A maiuscola e no chi ti porta al ristorante per farsi i Selfie e corbellerie varie.
Il primo a scrivermi fu un altro caro amico Giacomo, poi Ilario, Cristian e...........................Federica.
Ricevere lettere del genere in carcere non esiste un prezzo no, non esiste.
Ho voluto rendere omaggio ad un Uomo un Amico come Franco perché lo sentivo col cuore e se lo meritava ed è grazie a lui se non ho mollato e mantenuto la calma ed ho resistito dentro quell'Inferno dove addirittura mi è stato negato il Diritto di chiamare e comunicare con il mio Avvocato, ma ho voluto rendere pubblica tale lettera soprattutto per un motivo, chi ha letto questa lettera
"Tenetevi sempre stretti Amici come Franco."
Qui ci sta tutto il famoso
"Chi trova un amico trova un tesoro"
Grazie Franco ti voglio bene.

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