giovedì 16 ottobre 2014

Non è più un gioco!!!

In una fredda domenica all'età di 6 anni,ero su tutte le furie che mio Padre non mi fece guardare la TV, i cartoni animati.
"Vieni ti porto a vedere una cosa?"
"Io voglio vedere cartoni animati!!"
"Vedrai ti piacerà"
Mio padre mi portò allo stadio si giocava Lecce - Campobasso se non erro era il 1983 , la partita finì 0-0.
Da quel giorno mi innamorai del calcio e dello stadio, sono cresciuto col mito della maglietta della Nazionale numero 20 di Paolo Rossi,con le voci di Alfredo Provenzali, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Nando Martellini e tutti coloro che credevano nel gioco piu' bello del mondo.
Insieme ai miei amici giocavano chiamandoci per nomi di giocatori Platini, Zico, Altobelli e compagnia bella, gli stadi erano pieni ma soprattutto coloratissimi un vero spettacolo e toccasana per tutti, era impossibile non innamorarsi del calcio e dello stadio, io mi vedevo mi sono visto sempre la partita in curva, andavo a vedermi anche partite che non riguardavano la mia squadra quando ero al Nord a Verona prima Rimini poi, la cosa che piu' attendevo che più mi eccitava era vedere il settore dei tifosi ospiti pieno, entrare un fumogeno, un tamburo, uno striscione non era reato anzi creava folclore ed aggregazione.
Le partite si giocavano tutte allo stesso orario e tutte di domenica, poi di colpo entra in scena la TV con Telepiu', il giocattolo inizia ad essere modificato, qualcuno non ci sta ma se non si adegua deve abbandonare quel mondo, piu' passavano gli anni piu' il giocattolo veniva modificato le TV i soldi ormai iniziavano a decidere loro e come quando giocare, nel frattempo vanno in estinzione i vari Zico, Falcao ecc.ecc.
Io sono stato un frequentatore di curva ma mai attivo sempre per i fatti miei, come anche quando facevo le rapine sempre e solo per i fatti miei, abbandonai forzatamente il mondo del calcio nel 2001 quando fui arrestato, nel frattempo la macchina andava avanti e il gioco doveva andare avanti, quando ho finito di scontare la mia pena sono ritornato allo stadio esattamente nel 2010,rimasi devastato psicologicamente!!!
Lasciai un calcio dove era legale entrare uno striscione o fare un coro, ritrovai tornelli, biglietti nominali, metal detector, un altro mondo do e la mia indole la mia persone non si adeguava proprio ma era la mia ultima passione,mi ritrovo oggi dopo aver letto il Decreto del Governo con il rischio di avere la "sorveglianza speciale" oppure di essere spedito al 41 bis...per una partita di pallone.
Sono allibito senza parole, io avevo già deciso di abbandonare questo mondo dopo che fui arrestato dalla sezione "Antiterrorismo" per una partita di pallone, sono stato messo nella sezione con chi assalta portavalori e fa attentati,persone che fanno le loro "scelte di vita" a volte mi immagino se al mio posto avessero preso mio fratello a 23 anni e sbatterlo in galera, non so come reagirebbe un ragazzino subirebbe un trauma da rimanere sotto.
Io non sono mai stato un ultras ma ho conosciuto quel mondo una cosa posso affermarla, da mettere le mani sul fuoco e so che non mi brucerei, gli ultras non sono criminali, ho conosciuto ultras che si mettevano i soldi da parte per farsi una trasferta, non ho mai conosciuto un ultras che ammazzava persone, faceva attentati tanto da poter applicare la "sorveglianza speciale", misura restrittiva che si applica ai boss ai capoclan ,questo non è più un gioco ormai, meglio andare a vedere i bambini ,ormai la televisione ha vinto, quindi certe presenze sono scomode.
Le Leggi sono fatte per essere rispettate chi non le rispetta, chi le infrange viene arrestato, nel 2001 le ho infrante e giustamente sono stato arrestato, ma un giorno mai e poi mi sarei aspettato di sentire la parola "sorveglianza speciale" al mondo del calcio, questa parola "sorveglianza speciale" non è un gioco.
Io LiberaMente scrivo il mio Pensiero, il Pensiero non ha mai ammazzato nessuno, ormai il gioco più bello del mondo non esiste più semplicemente perché ormai non è più un gioco, soprattutto quando di mezzo c'è la Libertà.
Addio calcio.

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